Storia
Libreria Anomalia e CDA: due iniziative distinte ma unite da un progetto comune.
Quando il Collettivo Anarchico di via dei Campani era impegnato nel recupero dei locali dell’attuale Libreria Anomalia, il 1979 già si affacciava sul riflusso del decennio successivo.
Il progetto acquistava concretezza in un quartiere molto diverso dall’attuale San Lorenzo, contendendo fisicamente lo spazio ad anni di abbandono, a materiali e scarti di ogni genere.
Nel 1981 viene acquisita la gestione del Centro di Documentazione Anarchica, nato a Torino alla metà degli anni ’70 su iniziativa di alcuni componenti del Circolo Studi Sociali “E. Reclus”.
Si definisce quindi un ampio progetto politico e culturale teso non solo ad impedire la dispersione dell’esperienza dei movimenti antagonisti e libertari degli anni ’60 e ’70 e a diffonderne le elaborazioni e le intuizioni, ma anche al tentativo di tradurle nel proprio vissuto.
Questa impostazione di base ha segnato la decisione di aprire la Libreria Anomalia e di accrescere nel tempo il CDA, con cui condivide i locali di via dei Campani, due iniziative distinte ma unite da un progetto comune.
Soltanto alcune delle individualità con cui la libreria e il CDA mossero i primi passi hanno continuato ad occuparsene, e fino ad oggi moltissimi/e hanno vissuto e plasmato questa struttura, che ha però mantenuto un carattere ed una connotazione precisi, nella cernita dei libri in vendita e nell’incremento della biblioteca, nelle singole iniziative come nella gestione generale, mirando a realizzare nel quotidiano la prospettiva anarchica cui ha sempre teso.
Questi avvicendamenti, che continuano ancora oggi, ne fanno una realtà in cui il passato contribuisce a fondare i caratteri del presente, mentre la sensibilità degli individui che nei vari momenti la vivono ne ridisegna il futuro, tra fragilità ed entusiasmi, decisione e stanchezza.