Se sei vivo spara
Lo spaghetti western più “maledetto” e censurato di tutti i tempi, l’unico, in Italia, che sia stato fatto oggetto di sequestro da parte della magistratura e indubbiamente il film più sperimentale e visionario nel suo genere.Con l’occhio di oggi non sono tanto le scene di efferata violenza a colpire – anche se la scotennatura dell’indiano e l’autopsia a mani nude restano tuttora sequenze abbastanza impressionanti – quanto il sottotesto di ambiguità sessuale che attraversa l’intera pellicola e l’esplicito messaggio anticapitalista e antifascista (la banda di fuorilegge gay in divisa nera una delle metafore più indovinate).
Martedì 16 dicembre, ore 21.30.