Pietro Gori, il cavaliere errante dell’anarchia: studi e testi
Antonioli, Maurizio
Pietro Gori (1865-1911) è sicuramente uno degli anarchici più noti, in Italia e all’estero. La sua figura è saldamente intrecciata alla vicenda del movimento operaio delle origini ed è stata al centro di processi politici ed organizzativi di notevole importanza come la fase di costituzione del Partito dei lavoratori italiani e dell’Internazionale operaia e socialista negli anni Novanta e quella dell’orientamento degli anarchici verso l’organizzazione sindacale nei primi anni del secolo. Eppure egli rimane, per coloro che ancora lo ricordano, quasi esclusivamente ‹‹il cavaliere dell’anarchia››, cioè un personaggio confinato in una dimensione astorica e volontaristica, nel mondo dei sogni e dei desideri del mutamento. Lo studio di Antonioli (che insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano) non è una biografia di Gori, bensì una sorta di biografia della sua immagine, una ricostruzione del processo di formazione di un mito che mise solide radici, soprattutto ma non solo in Toscana, e durò a lungo, superando anche il fascismo, per spegnersi poi lentamente con la scomparsa di quel mondo e di quella comunità che l’aveva prodotto. Questa nuova edizione, riveduta e ampliata, presenta al lettore altre immagini fotografiche inedite, e la riproposizione di altri famosi testi di cui il più noto Addio a Lugano, nella prima stesura, finora inedita, quella sequestrata in carcere a Gori dalle autorità elvetiche.
casa-editrice: BFSanno: 1996
isbn: 9788886389235
euro: 13,00