Parczewski, Kronstadt e la panna acida
“Com’era buono il pane nero di Vitebsk! Le pagnotte erano grandi, rotonde. E il latte!…e la panna acida! La panna acida era di per se stessa un poema. Appena arrivato a Vitebsk…compravo direttamente da una contadina un pentolone di panna acida di circa quattro litri e la consumavo a casa, con lo zucchero, in una mezz’ora.”
Attraverso la prospettiva insolita e a volte disincantata di un “protagonista involontario”, nel suo diario Parczewski ci racconta la vita di marinai, insegnanti, operai e di tutta la comunità di Kronstadt accompagnandoci, anno dopo anno, fino all’epilogo dell’insurrezione del Soviet della città contro il bolscevismo.
La Storia si dispiega tra date precise, personaggi importanti e grandi eventi, ma sono molti i giorni, i fatti e gli individui che intervengono nelle cause degli avvenimenti registrati dagli storici, e questo documento ci permetterà di approfondire la conoscenza dell’ultima rivoluzione di Kronstadt.
La traduzione italiana di questo scritto è ricca di note e osservazioni che ci consentono di inquadrare il documento tenendo conto del contesto storico della sua redazione e pubblicazione originali, avvenute nella Polonia del regime di Pilsudski e che giustificano quindi l’intento dell’autore di presentare i fatti da un punto di vista obiettivo ma a volte fin troppo distaccato, onde evitare eventuali ripercussioni repressive.
Di sicuro Parczewski è un sincero avversario dello zarismo, disprezza ferocemente i gendarmi, ma è lontano dai bolscevichi e si presenta come estraneo ad ogni estremismo, seppur abbia condiviso i banchi con gli anarchici nel gruppo dei senzapartito del Soviet di Kronstadt, divenendo inoltre rappresentante del Governo Rivoluzionario di Kerenskij presso il Soviet stesso.
Dunque i suoi rapporti con i protagonisti di quegli anni e la sua presenza sull’isola sono probabilmente meno labili e meno casuali di quanto voglia far intendere, ma il suo diario rimane un’occasione unica per comprendere un momento rivoluzionario importante e seguirne l’evoluzione negli anni.
Parczewski, insegnante polacco di lingua russa, arrivò a Kronstadt nel 1912 “con un progetto preciso: tre anni di studi in santa pace, l’abilitazione all’Università di Pietroburgo, quindi lasciare Kronstadt.”
Come scoprirà chi deciderà di partecipare alla presentazione di “Kronstadt nella Rivoluzione Russa” mai progetto fu tanto osteggiato dagli eventi…
Lo scopriremo assieme al curatore Giuseppe Aiello sabato 7 Marzo alle 19.00
Vi aspettiamo