Movimento Anarchico

Azione diretta o terrore nucleare

Azione diretta o terrore nucleare, manifesto

Le giornate del 22 e 23 luglio – quando antimilitaristi, anarchici e femministe hanno più volte tentato a Comiso l’occupazione della base N.a.t.o., affrontando la violenta rappresaglia di ingenti forze di polizia – rappresentano il momento più avanzato della mobilitazione contro le scelte di morte dell’imperialismo e la politica di guerra dello Stato italiano; fornendo una precisa indicazione a tutti i compagni e i lavoratori coerentemente impegnati in questa lotta

Assemblea antimilitarista 2 ottobre a Roma presso la Sala convegni del C.D.A., via dei Campani

numero: 6183

Criminali sono i padroni terroristi sono gli stati

Criminali sono i padroni, manifesto

La “legge uguale per tutti” assolve i padroni e le istituzioni che hanno assassinato a Porto Marghera centinaia di lavoratori e cittadini, addestra e nutre i cani da guardia, mercenari in divisa; processa e condanna sul campo il compagno Carlo Giuliani, carcerizza sommariamente immigrati, i movimenti di lotta e i nemici della pace sociale

Contro il carcere ed i centri di permanenza temporanea contro ogni forma di repressione e controllo sociale

numero: 6182

La giustizia di stato si chiama terrore

La giustizia di stato si chiama terrore, manifesto

Mentre lo Stato nella farsa di Catanzaro assolve per insufficienza di prove sé stesso e i suoi lacché fascisti dall’accusa di Strage (con profondo sdegno degli struzzi democratici); a Firenze si conclude uno dei tanti processi speciali in corso, con la “distribuzione” di 144 anni complessivamente ai 26 compagni anarchici e libertari imputati di “associazione sovversiva” e “banda armata” denominata Azione Rivoluzionaria: le accuse più ricorrenti di questi tempi contro i rivoluzionari …

L’asfissiante realtà che abbiamo di fronte può essere vanificata e quindi battuta solo con pratiche di lotta sovversive condotte lungo l’arco dell’intero esistente contro e al di fuori di qualsiasi potere; cospirare ovunque per la liberazione totale!

numero: 6176

Perché la libertà ci trovi vivi, per una società senza galere

Perché la libertà ci trovi vivi, per una società senza galere, manifesto

Contro la cultura della differenziazione; per la chiusura dl braccio della morte; no all’annientamento dei detenuti; contro la negazione della socialità, della salute e dell’integrità psicofisica che oggi l’art. 90 rappresenta nella sua forma più eclatante

Dal 1 marzo molti detenuti stanno attuando lo sciopero della fame per la chiusura dei bracci della morte, veri e propri luoghi di annientamento, forma ulteriore di differenziazione tra i già differenziati detenuti nei carceri speciali. Rivendichiamo la lotta che i prigionieri portano avanti quando essa non si pone in una logica di mediazione con lo stato e di svendita dell’antagonismo, ma viene attuata come tappa intermedia nelle lotte per l’abolizione delle galere

numero: 6175