Louisiana (the other side)
In un territorio invisibile, ai margini della società, sul confine tra illegalità e anarchia, vive una comunità dolente che tenta di reagire a una minaccia: essere dimenticati dalle istituzioni e vedere calpestati i propri diritti di cittadini. Veterani in disarmo, adolescenti taciturni, drogati che cercano nell’amore una via d’uscita dalla dipendenza, ex combattenti delle forze speciali ancora in guerra con il mondo, giovani donne e future mamme allo sbando, vecchi che non hanno perso la voglia di vivere. In questa umanità nascosta si aprono gli abissi dell’America di oggi.
Dopo Stop the Pounding Heart in cui si muove in una comunità di bull rider (ragazzi bravi a cavalcare tori) e pistoleri, e Low Tide dove pedina un ragazzino che cerca di sopravvivere aiutando la madre alcolizzata a vedere la luce del giorno dopo, con Louisiana (The Other Side) il discorso di Minervini si fa forse ancora più politico, dato che il titolo allude a un “other side”, un lato B della realtà americana rimosso e dimenticato, tenuto a distanza dalle istituzioni e sempre più privo di una narrazione. I junkies di una comunità della Louisiana e i paramilitari texani, reduci delle imprese belliche di Bush o civili armati fino ai denti pronti a combattere una guerra sempre imminente. Singoli individui e famiglie pedinati in un territorio ideale che lo stesso Minervini definisce “invisibile”.
Martedì 10 novembre, ore 21.30
ingresso 3 euro