L’amore è più freddo della morte
L’ Acea ogni tanto gioca brutti scherzi, e neanche a farlo apposta lo fa quasi sempre in concomitanza con le nostre proiezioni. A causa di un guasto alla rete elettrica che ci ha lasciato al buio per oltre un’ora abbiamo dovuto annullare la proiezione del film e rimandarvi a casa. Ma visto che eravate davvero tanti (vi ringraziamo e ci scusiamo ancora per l’inconveniente) abbiamo deciso di riprovarci martedì 2 dicembre sempre alle 21.30.
Alle brutte, portate torce e candele…
Il film
Franz è il magnaccia di Johanna (sebbene la definisca la sua ragazza) ma è anchre attratto fisicamente da Bruno, la spia che gli è stata messa alle calcagne dal racket, con cui è disposto persino a condividere la donna. Lei rifiuta e informa la polizia di un loro piano per una rapina in banca. Quando lo viene a sapere Bruno dà ordine di ucciderla ma muore durante una sparatoria, Franz e Johanna invece riusciranno a fuggire.
Con questo suo primo lungometraggio Fassbinder disegna un’umanità “fredda”, distaccata, dove conta la natura dei rapporti piuttosto che il loro effetto. Sentimentalismi e moralismi sono banditi e in questa dimensione surreale e imperfetta, priva del benchè minimo rigore etico, si configura la vera natura delle relazioni umane, laddove una volta instaurato un legame esso sarà sempre di valenza padrone-schiavo, abietto e sfruttatore a meno che non si spezzi quella catena circolare e ripetitiva.