Il secondo sesso

il secondo sessoBeauvoir, Simone de

“Ebbi una rivelazione: questo mondo era maschile, la mia infanzia era stata nutrita da miti forgiati dagli uomini, e io non avevo reagito come se fossi stata un ragazzo. Mi appassionai tanto da abbandonare il progetto di una confessione personale, per occuparmi della condizione femminile in generale.”
A quarant’anni Simone de Beauvoir scopre l’esigenza di analizzare l’essere donna; nel giugno 1949 esce Il secondo sesso, ed è subito successo e scandalo. Sin dalle prime righe è chiaro che non si tratta di una disquisizione morale. Con veemenza da polemista di razza la de Beauvoir passa in rassegna i ruoli frequentemente attribuiti dal pensiero maschile alla donna – lesbica, spoca, madre, prostituta – e i relativi attributi – narcisista, mistica innamorata – per approdare nella parte propositiva (“Verso la liberazione”) alla femme indépendante. Con una determinazione fino a quel momento sconosciuta, si esprime in un linguaggio nuovo, autentico, parla di controllo delle nascite e di aborto, sfida i cultori del bel sesso con “le ovaie e la matrice”. A dare un senso nuovo a questa formula contribuisce l’arte di argomentare in modo eclettico, che chiama in causa mito, letteratura, psicoanalisi, filosofia e storia. Provocando il pubblico conservatore, la de Beauvoir cerca riconoscimento personale e solidarietà collettiva, e li avrà. Quest’opera di respiro universale è diventata, per le diverse letture che ne sono state fatte, una tra le fondamentali del Novecento.
Punto di partenza per qualsiasi riflessione passata e futura sulla questione della donna, Il secondo sesso, a più di cinquant’anni dalla pubblicazione, dimostra ancora tutta la sua stringente attualità.

casa-editrice: Il Saggiatore
anno: 2012
isbn: 9788856503395
euro: 15,00