Gli anarchici nell’eta’ repubblicana. dalla resistenza agli anni della contestazione 1943-1968

gli anarchici nell'età repubblicanaIuso, Pasquale

Perché manca una sintesi storica sull’anarchismo italiano dal secondo dopoguerra agli anni della Contestazione? Si è forse determinata una parentesi in questa storia? Una parentesi che parrebbe abbracciare un lungo intervallo, nel corso del quale ci sia stata un’incapacità politica a rispondere ai nuovi problemi posti dal mutamento radicale della società italiana, iniziato con la ricostruzione lungo l’asse del modello americano e giunto al suo apice con il boom economico e poi la crisi della metà degli anni Sessanta. Non è così. Certo gli anarchici non costituivano più quella forza politica e sociale che aveva segnato la storia del nostro Paese dagli ultimi decenni dell’800 fino al consolidarsi del regime fascista, ma avevano comunque ancora la forza per lanciare una sfida a quella società, nata dalla Resistenza, che si stava definendo nell’impianto repubblicano e nello scenario internazionale. Dal quadro esaminato emerge una pluralità di analisi e di esperienze, fatta di scontri e scissioni, ma anche di lotte sociali e di affermazione dell’unità sindacale e dell’autonomia politica del movimento dei lavoratori, che caratterizzano questo come un periodo di transizione. Non sarà così un caso che l’anarchismo, al momento della grande trasformazione della società italiana, troverà nuovo vigore nella stagione dei movimenti e della conflittualità sociale degli anni Sessanta.

casa-editrice: BFS
anno: 2014
isbn: 9788889413692
euro: 18,00