La Democrazia comincia a due

La Democrazia comincia a due Irigaray, Luce

“La parola democrazia si usa molto oggi. Ma spesso è diventata uno slogan che non significa granché. Ciascuno(a) si ritiene un democratico migliore dell’altro, ma rivendica così di essere « migliore » più che « democratico ». In effetti, quando si tratta di definire o di votare diritti per le persone, non sono molti ad essere d’accordo. Quando è necessario cambiare le proprie consuetudini per rendere possibile una convivenza fra diverse culture, sono ancora in meno coloro che si impegnano. E finalmente si fa appello alla pietà più che alla responsabilità civile. Per dare un futuro alla democrazia, si deve rifondarla fino in fondo e, per prima cosa, nella relazione fra l’uomo e la donna dove l’identità naturale non ha ancora raggiunto uno status civile. Cambiare le relazioni fra l’uomo e la donna nella coppia, nella genealogia, in tutti gli incontri privati e pubblici sarebbe un cammino per rendere più democratiche le famiglie culturali, religiose, politiche. Tale via è d’altronde indispensabile per permettere all’Europa di diventare un’Unione fra cittadini e cittadine e non un gran mercato dove ciascuno(a) gioca alla competizione contro ciascuno(a). La democrazia che incomincia a due si propone di iniziare la strada, e di scoprire un nuovo alfabeto e una nuova grammatica politici.”

Luce Irigaray

casa-editrice: Bollati Boringhieri
anno: 1994
isbn: 9788833908908
euro: 12,39