Dall’oppio all’eroina
Cappuccino, Claudio
In tutti i tempi, in tutti i paesi, presso tutti i popoli, la grande maggioranza delle donne e degli uomini ha usato o usa delle “droghe”.
Non c’è alcun motivo razionale per tollerare l’uso di certe sostanze e scatenare una specie di guerra mondiale contro certe altre. In fondo, quali sostanze siano oggi lecite o illecite è stata solo una questione di rapporti di forza fra i governi e i gruppi sociali.
(…)
Gli oppiacei sono alle origini del proibizionismo moderno, e devono essere, a mio avviso, le prime sostanze da riconsiderare e rivalutare. Sono certo le “droghe” più incomprese e temute, le più malfamate e le meno conosciute. Ma gli oppiacei sono anche strumenti terapeutici nel senso più alto del termine, farmaci insostituibili nella lotta alla sofferenza del corpo e dello spirito, e certamente fra le poche “sostanze proibite” di cui la medicina non potrà mai fare a meno.
anno: 1999
euro: 15,00