Catalogo Manifesti

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso, manifesto

Assemblea presso la Casa dello Studente contro: il Patto sociale (firmato a dicembre che mira a ridurre retribuzioni e rigidità…), i ritocchi alla legislazione in materia di lavoro e di diritti sindacali, la repressione dei lavoratori più avanzati, le morti sul lavoro, la tregua sindacale …

numero: 4097
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Governo ladro, governo assassino!!!

Governo ladro, governo assassino!!!, manifesto

Questo governo di cento sinistra è un governo di assassini! Edoardo e Sole, questi i nomi delle sue ultime vittime!! Contro di loro si è scagliata la scure del governo dei padroni in nome della cosiddetta “alta velocità”, nome vago ed astratto quanto basta a nascondere i reali interessi economici che gli stanno dietro: rientrare nei parametri fissati da Maastricht ed ottenere così altri soldi per le tasche dei padroni. Ettari di montagne verranno distrutti per far posto alla strada ferrata, e lo stesso varrà per boschi, campi, e via dicendo …

Autorganizzazione proletaria! Lotta nei quartieri, nelle piazze, nelle fabbriche e nei cantieri, negli ospedali e ovunque si compie un’ingiustizia dei padroni!!! Mai più nessuna delega ai partiti! Spazziamo via questo governo dei padroni e degli affamatori

numero: 4093
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La tradizione dei cantastorie

La tradizione dei cantastorie, manifesto

… Mò che il vento s’avvicina … a Radi Onda Rossa

La tradizione dei cantastorie, la voce di uomini e donne del Sud, percorsi di una “storia cantata” della vita quotidiana e delle lotte, dei momenti di subalternità, come di conflittualità delle classi subalterne del nostro Sud. “così questa donna si è fatta, in un giorno: le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre” C. Levi

numero: 4092
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Assemblea pubblica “Che fare”

Assemblea pubblica "Che fare" , manifesto

Lotta agli indirizzi anti-proletari di Maastricht, di Bruxelles, dei governi europei e della costituenda Banca centrale europea!; lotta contro il riemergere delle tendenze alla guerra imperialista; lotta cotro le politiche scioviniste e social-scioviniste!; no all’europeismo, a maggior ragione se verniciato di “sociale” e di “popolare”; no al nazionalismo anti-europeo (ed anti-tedesco), specialmente nel caso in cui l’Italia fosse scaricata dall’euro!; no al sub-nazionalismo padano, meridionalista, veneto e quant’altro!

Inesauribile tessitura dei fili e dei sentimenti unitari, a livello sindacale, politico, organizzativo, tra i proletari europei, e tra questi e il proletariato immigrato dal terzo mondo!; Internazionalismo proletario!; Socialismo internazionale!

numero: 4091
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