cinque anarchici del sud. una storia negata

cinque anarchici del sudCuzzola, Fabio

Ci sono voluti venticinque anni perché un magistrato, il giudice Salvini del tribunale di Milano, riaprisse il dossier relativo al deragliamento del treno a Gioia Tauro il 22 luglio del 1970. Anche in questo caso si parlò subito di incidente…ma qualche anno dopo si scoprì che si trattava di un attentato, senza per altro che emergessero colpevoli e mandanti. Era proprio quello che avevano scoperto questi giovani anarchici ed avevano raccolto in un dossier che stavano portando a Roma. Ci sono voluti dei pentiti fascisti e mafiosi che parlassero di tutto questo perché, per un attimo, ritornasse l’attenzione su quella notte maledetta quando, in un’ora incerta, improbabile, tra la fine dell’ora legale e l’inizio dell’ora solare, un camion di conserve di pomodori (probabilmente con l’ausilio di un’altra macchina) spargesse sull’asfalto il sangue innocente di chi credeva veramente nella libertà e nella giustizia. Di chi, malgrado le minacce, le intimidazioni, è andato avanti, senza paura, perché credeva nel valore supremo del solo tribunale esistente: la propria coscienza. Di chi credeva che la coerenza non sia solo una virtù, ma la prova del fuoco della validità, concretezza e serietà di un’ideale.”

Tonino Perna a pagina nove dell’introduzione

casa-editrice: Città del Sole Edizioni
anno: 2001
isbn: 9788873510000
euro: 10,00