A testa alta!
Senta, Antonio
Nato nel 1898 a Milano, operaio e storico autodidatta, Ugo Fedeli diventa presto custode della memoria del movimento anarchico internazionale. Vive i primi decenni del secolo scorso e li racconta nei suoi diari: anarchico sin da giovanissimo, fa attiva campagna antimilitarista e al tempo della Grande Guerra diserta in Svizzera. Tornato a Milano, partecipa al Biennio Rosso e si trova coinvolto nell’attentato del teatro Diana. Questo fatto è uno spartiacque nella storia d’Italia e nella vita di Fedeli: i fascisti conquistano spazio, mentre Ugo è costretto alla fuga. Da qui comincia la sua odissea. Ripara in Russia, ma dopo meno di un anno deve scappare anche da lì e si stabilisce prima a Berlino e poi, sul finire del 1923, a Parigi, dove partecipa a tutte le concitate vicende del fuoriuscitismo e al dibattito interno al movimento libertario. Intimo di Luigi Fabbri e Camillo Berneri, dà vita a una moltitudine di iniziative editoriali, rimanendo insieme sempre convinto fautore dell’azione diretta e senza deleghe. Espulso anche dalla Francia, alla fine degli anni Venti varca l’oceano e si trasferisce a Montevideo, dove vive in prima persona le vicende dell’anarchismo platense fino al 1933, anno in cui sarà deportato nelle prigioni italiane in quanto “indesiderato”. Attraverso la testimonianza di Fedeli vediamo così all’opera in una prospettiva internazionale i maggiori militanti anarchici di questi anni alle prese con alcune vicende della storia sociale della prima metà del Novecento, quali la guerra mondiale, la Rivoluzione russa, l’ascesa dei fascismi, e con temi interni al movimento anarchico, come il rapporto con il sindacato e con le altre formazioni della sinistra, la questione dell’organizzazione e l’individualismo, la violenza rivoluzionaria e il diritto alla réprise.
casa-editrice: Zero in Condottaanno: 2012
isbn: 9788895950204
euro: 17,00