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Theodore (Joaquin Phoenix) scrive missive molto toccanti per conto di altre persone. È il suo lavoro. Profondo e complesso, l’uomo non riesce a liberarsi dal ricordo della sua precedente relazione. Los Angeles è enorme, nulla è fuori posto. Per consultare le proprie e-mail basta chiederlo a voce alta. Ma Theodore è solo. E anche per questo inizia a intrigarsi per un nuovo sistema operativo dotato di una raffinata intelligenza artificiale che promette di essere un’entità unica e intuitiva. Appena installato l’OS1, Theodore entra in contatto con “Samantha”, voce femminile dotata di grande senso dell’umorismo e perspicace in modo inaspettato. L’amicizia tra i due nasce spontaneamente e man mano che le esigenze e i desideri di lei crescono, parallelamente cresce un vero e proprio rapporto d’amore con Theodore.
Una “follia socialmente accettabile” da una società popolata da individui asociali: asettica e spettrale, silenziosa e abbandonata dal caos, Los Angeles è sempre popolatissima ma di persone che sui marciapiedi, in metro, al mare parlano da sole. Quantomeno in apparenza, perché dall’altra parte c’è OS1. Nel caso specifico, “Samantha”, a cui dà voce Scarlett Johansson (nella versione italiana Micaela Ramazzoti): da assistente ad amica fidata, da confidente a complice, la “voce” finisce per diventare qualcosa di molto, molto di più. Ride e soffre Samantha, perché sa che la sua crescita intellettuale/emotiva, pur espandendosi potenzialmente all’infinito, non potrà mai farsi materia, corpo. Tenta anche la via di assurdi escamotage, ma ci sono aspetti – terribilmente umani – che nessun surrogato potrà mai risolvere.
Martedì 22 marzo, ore 21.30
ingresso 3.00 euro