The Woodmans
George Woodman è un pittore astratto, sua moglie Betty, invece, una ceramista. La macchina da presa del documentarista C. Scott Willis li segue mentre raccontano della loro travagliata storia d’amore, di una vita trascorsa insieme e dei due figli, Charles e Francesca, gettatasi da un grattacielo di New York, nel 1981, quando non aveva ancora compiuto ventitré anni ma era già un’eccezionale fotografa. Attraverso le parole dei famigliari, degli amici d’infanzia e dei colleghi di studio entriamo nel suo mondo, conoscendone la fanciullezza e l’adolescenza, la folgorazione per lo scatto, lo stretto legame con il corpo – elemento centrale della sua opera -, le esperienze formative, i viaggi in Italia, la determinazione, il talento e il disagio di vivere.
Alcuni estratti del suo diario, frasi spesso prive di speranza, conducono verso un’ultima parte in cui George, Betty e Charles fanno direttamente i conti con il doloroso ricordo della figlia, con il suo successo attuale e con un importante bagaglio di sensi di colpa. Si tratta di un momento amaro eppure formativo, l’incontro frontale con persone che, ciascuna a suo modo, elaborano da anni il proprio lutto, continuando a perseverare con orgoglio la memoria di una congiunta e di un’artista fuori dal comune. Sebbene lo stesso titolo del film faccia riferimento a tutta la famiglia, anche nel momento in cui si parla d’altro, Francesca rimane il centro della narrazione, la figura verso la quale afferiscono tutti i pensieri e le emozioni.
Martedì 2 febbraio, ore 21.30 (versione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
ingresso 3,00 euro