IL CILE TRA RIVOLUZIONE E REAZIONEIL CILE TRA RIVOLUZIONE E REAZIONE
Corvalan, Luis
« Di Corvalan vanno ricordate l’opera per la quale i comunisti cileni lo vollero alla testa del loro partito, la politica che lo fece uno dei dirigenti più autorevoli di Unidad Popular, l’azione e l’opera che lo hanno fatto il bersaglio della reazione scatenata, che potrebbero farlo la vittima di coloro che hanno voluto e vogliono impiegare fino all’estremo la forza contro la ragione. Nessuno di quelli che lo hanno visto ancora in questi ultimi mesi fino agli ultimi giorni può certo parlare di lui come di un uomo che la vertigine del potere avesse reso insensibile alla realtà degli accadimenti, incapace di un giudizio freddo e al tempo stesso intelligente. C’era in lui una immensa fiducia nel Cile, nella unità popolare e nazionale, nella forza delle masse, ma al tempo stesso per quello che lo riguardava, direi per l’essere stato portato lui personalmente a un posto così alto, così responsabile e insieme pericoloso, c’era come una sorta di fatalismo. Una modestia dettata da un alto senso di umanità, di chi non si pone mai al di sopra delie leggi della storia e sente di non poter porsi nemmeno fuori dalle vicende, dalle svolte, dai colpi che possono arrestare l’avanzare delle forze rivoluzionarie, travolgere gli individui. La stima della quale gode e che ne ha fatto uno degli uomini più considerati di Unidad Popular e dello schieramento governativo viene certo dalla considerazione per la maturità e la forza del partito comunista; un partito che contava appena il 16 per cento dei voti, ma che era tanta parte del lavoro, dell’impegno, della speranza delle masse popolari. Luis Corvalan ha potuto, può rappresentare questo partito perché il suo pensiero, il suo lavoro sono stati una parte, potremmo dire la parte più alta, di una fatica e di un lavoro di tutti i compagni.»
dalla prefazione di Gian Carlo Pajetta
casa-editrice: Editori Riunitianno: 1973
stato: buono (copertina leggermente rotta)
euro: 10,00