Un altro mondo e’ possibile se…

Un altro mondo e' possibile se... George, Susan

“Noi abbiamo bisogno di apprendere. Il primo dovere di un militante è di comprendere come funziona il mondo, come funzionano le istituzioni che ci opprimono. La politica è diventata più complicata di quanto già fosse. Quando ho cominciato io era sufficiente urlare ‘Fuori gli Stati Uniti dal Vietnam’ e tutti capivano di che cosa si stesse parlando. Se oggi uscite in strada e parlate alla gente del Wto o del Fmi, la maggioranza non ha idea di che cosa stiate parlando. Sta dunque a noi diventare capaci di divulgare e propagare il nostro movimento.” Il libro si divide in due parti. Nella prima l’autrice elenca in modo chiaro, anche per il lettore a digiuno di temi economici, le principali cause del disagio mondiale causato dalle politiche neoliberiste. La privatizzazione dei servizi fondamentali, la precarizzazione del lavoro, l’asservimento di intere aree del pianeta, provocano gravi limiti alle nostre vite, a Nord come al Sud. Il tono del resoconto di Susan George è sempre “ragionevole” e pacato e questo rende ancora più incisivo il suo discorso. La prima parte si chiude sull’Europa unita, vista come la possibile risposta a un capitalismo anglosassone ormai alla deriva. La seconda parte si concentra invece sull’organizzazione delle lotte e sulla struttura del “movimento dei movimenti”, sui suoi scopi e strategie, tracciando una linea che rafforzi la sua struttura a rete senza egemonismi, che rappresenta la sua vera forza e novità. L’autrice conclude il suo saggio evidenziando la necessità dell’informazione e della divulgazione e con un invito ad abbandonare idee messianiche sulle sorti del mondo, per concentrarsi su una linea di realismo politico.

dalla quarta di copertina

casa-editrice: Feltrinelli
anno: 2004
isbn: 9788807170997
euro: 18,00