Fedeli alle libere idee
Affortunati, Alessandro
Prato non è stata “soltanto” la città di Gaetano Bresci. In realtà, nel periodo compreso tra la fondazione della prima sezione dell’Internazionale (1873) ed i mesi della lotta partigiana, alla quale gli anarchici non furono estranei, la presenza libertaria nella città laniera – dove operò per circa un biennio anche un personaggio come Giovanni Domanico – non è mai venuta meno, attraversando senza soluzione di continuità gli ultimi anni del regno di Vittorio Emanuele II, il periodo umbertino, l’età giolittiana, gli anni della grande guerra e quelli del regime fascista: non per nulla nel Casellario politico centrale figurano ben novantatré anarchici nati e/o residenti nella zona. Questo lavoro, basato su ricerche d’archivio originali e sull’esame di numerose fonti a stampa, restituisce al movimento libertario pratese i suoi reali connotati, nella convinzione che i fenomeni storici debbano essere studiati senza pregiudiziali ideologiche di nessun tipo.
casa-editrice: Zero in Condottaanno: 2012
isbn: 9788895950242
euro: 12,00